Le opportunità dell’architettura off-grid  

Con il termine off-grid si intendono le costruzioni e soluzioni abitative indipendenti dal punto di vista energetico, termico e idrico, in cui non vi sono connessioni con le reti di utenza tradizionali (come quella elettrica o del gas) e l’intero fabbisogno energetico è garantito da fonti di energia generate e immagazzinate in maniera indipendente, e di conseguenza rinnovabile.
Il settore dell’architettura off-grid nasce negli anni Settanta e, dopo una lenta crescita, oggi diventa una nuova opportunità per aziende e investitori. Se nel 2021 il valore del mercato globale di questa tipologia abitativa era di 2,1 miliardi di dollari, si stima che possa arrivare a raddoppiarsi entro il 2023, con una crescita annuale del 7,9%.

Architetture d’alta quota, residenze a basso costo, mini cottage, piccole strutture turistiche in luoghi remoti, certo, ma ovviamente anche le abitazioni nei centri e nelle campagne sono più che adatte a essere concepite sganciate dalle utenze territoriali. LG, per esempio, ha presentato uno smart-cottage con elettrodomestici ad alta efficienza alimentati solamente dai pannelli fotovoltaici, ma anche i brand di design e architettura hanno avviato le proprie sperimentazioni in questo senso. Naturvillan, per esempio, ha realizzato una grande casa a forma di A interamente vetrata, mentre il marchio di arredo Vipp ha inaugurato in Tasmania una casa a forma di tunnel in cemento.
Alcune delle nuove frontiere riguardano in effetti proprio le possibilità offerte dal solar design: l’esplorazione di queste opportunità è al centro dell’indagine del Solar Movement e della Solar Biennale, a cui si devono mostre come The Energy Show (Het Nieuwe Instituut, Rotterdam, 2022) o Soleil·s, visitabile al MUDAC di Losanna fino al 21 settembre – dove si possono approfondire ricerche che mettono insieme le conoscenze di architetti, scienziati e designer e scoprire alcune delle più recenti innovazioni che riguardano elementi costruttivi (spesso raffinatissimi) e accumulo di energia solare.
I pannelli fotovoltaici sono, a tutti gli effetti, l’elemento più importante per la produzione energetica di un’architettura off-grid, insieme ad un sistema di accumulo per immagazzinare l’energia ed utilizzarla nelle ore in cui la potenza dei raggi solari non è sufficiente, ad esempio nelle ore serali o nei giorni di pioggia. Per l’energia termica e l’acqua, invece, si installano solitamente una pompa di calore, sistemi in grado di ricavare l’acqua dalla pioggia oppure da un pozzo, e altri che possano depurare in modo naturale i reflui. Anche la massima riduzione degli sprechi, energetici e idrici, è fondamentale affinchè una costruzione possa essere autosufficiente, e qui entrano in gioco materiali isolanti e di alta qualità, oltre a sistemi in grado di impiegare più volte il calore o il fresco mantenendoli in circolo e di riutilizzare le acque chiare per altre funzioni, come lo sciacquone, a volte alimentato anche ad acqua piovana.

Tra le tendenze dell’architettura off-grid si registra una crescita di interesse verso soluzioni modulari e prefabbricate, grazie anche ai molteplici vantaggi che portano: permettono di ridurre gli scarti generati durante il processo di costruzione e garantiscono una diminuzione del tempo e della manodopera necessari per l’assemblaggio – quindi anche dei costi. Secondo una ricerca condotta da ReportLinker, il mercato globale delle case prefabbricate dovrebbe raggiungere i 22,9 miliardi di dollari USD entro il 2028, con un tasso di crescita annuale del 4,8% dal 2023 al 2028.
I consumatori pongono sempre più attenzione verso i materiali ecosostenibili e di qualità: soluzioni certificate, legno di recupero, vernici a basso contenuto di VOC e pannelli SIP, che grazie alle capacità isolanti riducono notevolmente la necessità di consumo energetico per riscaldamento e raffreddamento degli spazi, rispetto a quella di un’abitazione tradizionale. Anche la tracciabilità dei materiali risulta importante, così come l’approvvigionamento locale, che garantisce una bassa impronta di carbonio per il trasporto.

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Uno stile di vita sostenibile porta con sé anche l’interesse nel segmento di lusso del settore del real estate, con i primi esempi di ville off-grid (o zero-energy) realizzate negli ultimi anni in Europa. Come racconta il report di settore di CBRE dell’anno scorso, il luxury living sta cambiando e segna un interesse crescente da parte di HNWI (individui ad alto patrimonio netto) e millenials verso case eco-luxury: un mix di sostenibilità e lusso in aree isolate al di fuori del caos urbano, soprattutto in prossimità di città europee come Londra, Parigi e Amsterdam. A cui si aggiunge una crescente domanda di seconde case di alta qualità.

Un’ulteriore opportunità dell’architettura off-grid per le piccole e medie imprese è data dallo sviluppo di soluzioni per l’approvvigionamento di energia: attraverso l’utilizzo di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo di energia, di raccolta di acqua piovana e per il risparmio idrico, è possibile ridurre la propria impronta di carbonio. L’investimento iniziale elevato, viene comprovatamente compensato da un risparmio economico a lungo termine.
Come definito dall’Unione Europea nel progetto REPowerEU – piano nato per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili e accelerare la transizione verde – l’energia solare in Europa si rivela una delle principali leve per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, anche per le imprese.

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