GREEN DESIGN DAYS

Green Design Days è un festival diffuso che si tiene nell’arco del 2025 in diversi territori ed è un progetto di FLA Plus, il percorso di sostenibilità di FederlegnoArredo, avviato nel 2020 per accompagnare le imprese della design industry ad abbracciare le transizioni ambientali, energetiche, sociali ed economiche.

I Green Design Days nascono dal punto 10 del nostro decalogoValori che guidano azioni – e sono un festival diffuso, nel corso dell’anno e su diversi territori, per raccontare la sostenibilità della nostra filiera e l’impegno che tutte le aziende che rappresentiamo stanno portando avanti, con molto successo.

Parleremo di design e sostenibilità, due parole elastiche che includono molto e lasciano le definizioni aperte, con confini permeabili. Occorre quindi più di una guida per orientarsi in questa tematica. Anzi, una moltitudine di guide, tante quante sono le esperienze che stanno provando a far funzionare insieme queste due parole.

FederlegnoArredo rappresenta più di duemila aziende italiane che producono centinaia di tipologie di oggetti diversi, dai mobili alle porte, dalle lampade ai pallet, dai pannelli alle cucine, passando per rubinetti, tappeti, pavimenti e molto altro ancora. Ognuna di queste aziende sta provando a modo suo a trovare delle nuove modalità di produrre nel presente, con pratiche che via via pongono gli accenti sugli impatti ambientali o quelli sociali, sulle politiche di approvvigionamento o su quelle delle reti territoriali, gettando le basi affinché ogni tentativo sia, di fatto, un caso studio valido. Questo significa che non si può creare un modello, né uniformare ciò che è di fatto un’attitudine da adottare nella sua complessità, molto più per volontà e desiderio che per imposizione normativa.  

I Green Design Days sono plurali perché addentrarsi nella scoperta di cosa può significare sostenibilità, richiede proprio una pluralità di approcci e ascolti, in costante crescita ed evoluzione.

IL PROGRAMMA

22 maggio, Isola di San Servolo – Venezia

10:00 / WORKSHOP
1. Lacuna: Angela Rui e Massimo Barbierato accompagneranno i partecipanti in un’esplorazione sensibile delle forze invisibili dell’acqua, una riflessione tanto ontologica quanto materiale sull’innalzamento del livello dei mari e su come la prossimità con questi agenti possa aprire a nuove metodologie di riconnessione e collaborazione con l’ambiente. Reportage fotografico di Giacomo Bianco. Iscrizioni qui.
2. Innovare prodotti e processi produttivi con l’additive manufacturing; promosso da Designtech con Rodrigo Brenner (Furf) e Simona Arena (Puntozero). Iscrizioni qui.
3. Scale trasformative del frammento: Dolomiti Contemporanee, Progettoborca, Stefano Collarin, Tommaso Russo, Lorenzo Barbasetti di Prun, Fabio Talloru insieme agli studenti del SID – Scuola Italiana Design di Padova. (numero chiuso).

15:00 / GREEN PRACTICE
Le aziende associate a FederlegnoArredo raccontano le loro best practice sui temi della sostenibilità
attraverso le loro esperienze tra progettazione, produzione, sviluppo di materiali o tecnologie, processi di efficientamento e percorsi di misurazione, coinvolgendo tecnici, reparti R&D, sustainability manager, designer e altri protagonisti.

18:00 / GREEN STORIES: talk ospiti TBA

19:00 / GREEN STORIES
Aperitivo a cura dei designer veneziani The Tidal Garden, che esplorano il potenziale commestibile delle piante alofite che crescono nell’ambiente salmastro della laguna di Venezia, come strumento per l’adattamento culturale ai cambiamenti climatici.

21:00 / GREEN SCREEN
Proiezione gratuita del filmGreen Over Gray. Emilio Ambasz alla presenza dei registi.

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I GREEN DESIGN DAYS

Abbiamo scelto di raccontare cosa stanno facendo le aziende sui temi della sostenibilità attraverso un evento aperto a tutti, perché un festival si imparano cose nuove grazie alle esperienze di altri. Si mettono in comune le conoscenze, a servizio della costruzione di una conoscenza più grande, ampia e intersecata. Costruire una conoscenza di questo tipo è possibile solo immaginandola diffusa, connessa e condivisa: più menti, più esperimenti, più tentativi, più pratiche, per formare una visione unitaria più forte e più coraggiosa. I Green Design Days prendono quindi la forma di un festival diffuso nel tempo e nello spazio con l’obiettivo di creare momenti di formazione, dibattito e confronto attorno al tema della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature all’interno della design industry. La Federazione, grazie al percorso di sostenibilità FLA Plus, sta infatti affrontando il tema in maniera sistemica attraverso iniziative di tutti i tipi, e su tutte le scale, oltre che in risposta a esigenze puntuali e normative, coinvolgendo figure autorevoli e portando esempi di pratiche virtuose contemporanee in grado di generare impatti positivi, ma anche creando momenti di riflessione e messa in discussione di alcune delle questioni che si trovano ad affrontare oggi le imprese, grazie alle voci e alle ricerche di chi immagina o sperimenta nuovi scenari per la filiera. 

I TEMI

Stato dell’industria e pratiche virtuose: esperienze e pratiche già messe in atto dalle aziende o dai designer, che hanno portato a piccoli cambiamenti di significato o a rivoluzioni sistemiche in grado di reimmaginare alcune fasi produttive o progettuali.

Circolarità, processi e materiali: la circolarità è uno dei tasselli fondamentali nel ripensare le catene produttive e di approvvigionamento. Come si realizza e assembla un oggetto? Con quali risorse? E cosa diventa alla fine del suo ciclo vitale? – sono oggi le domande più importanti che si pongono i produttori e i progettisti.

Oltre la circolarità: immaginare la sostenibilità solamente nella cornice dei principi dell’economia circolare rischia di tagliare altre opportunità fuori dal dibattito, come le pratiche di tipo rigenerativo e altre che tengono conto di apporto e impegno energetico dei processi, superando la logica dell’estrazione di materiale.

Consapevolezza e misurazioni: mettere in atto dei cambiamenti è fondamentale, ma è altrettanto importante capire come mai è indispensabile attuarli. Comprendere e misurare cosa accade a ciò che produciamo prima, durante e dopo che è stato nelle aziende e nelle case, è il primo passo per comporre il quadro di insieme di questo sistema contemporaneo.

Pratiche emergenti: ricercatori, designer e nuove imprese stanno affrontando le sfide contemporanee dai più disparati punti di vista e con un approccio decisamente multidisciplinare. Cosa accade quando si pensa al design in un sistema che convive con biologia, agricoltura, alta tecnologia, strutture sociali? 

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